giovedì 8 marzo 2018

Enclothed cognition:come ‘vesti’ i tuoi pensieri?


social media manager hanno creato la categoria degli influencer che fanno opinione e influiscono sulle scelte dei consumatori.
Alcuni dal nulla sono diventati famosi e spesso guadagnano fin troppo per far pubblicità a una cucina o a un orologio oppure hanno migliaia di like o follower per ragioni inspiegabili.
Ognuno ha il suo influencer
Un influencer ante litteram che da sempre vive nelle nostre case e ci accompagna in ogni occasione per 365 giorni è il nostro outfit

Scegliamo il nostro abbigliamento non solo dal nostro armadio reale ma anche da quello che abbiamo in testa.

le modalità di scelta sono due
1 apriamo l’armadio e,secondo il nostro carattere, o ci affidiamo al mantra ‘cosa mi metto/non ho niente da mettermi) oppure acchiappiamo dall’armadio qualcosa secondo il principio ‘basta coprirsi’

2 scegliamo l’outfit ,i colori,gli accessori secondo priorità tutte nostre: dalla situazione al mood che attraversiamo

Esperti e studi di psicologia hanno provato che c’è una innegabile connessione fra vedersi bene e sentirsi bene ( look/feel good connection).

CORPO, MENTE : il pensiero vestito (enclothed cognition)
I vestiti influenzano
1 il nostro modo di muoverci,di camminare.
Prova a pensare che movimenti diversi fai se porti un tacco 12 o un mocassino
un paio di jeans o una mise elegante
Indossare un dato vestito piuttosto che un altro, cambia la percezione che abbiamo di noi stessi.
2 i pensieri che girano nella nostra testa e l’idea che abbiamo di noi stessi
3 l’impressione che diamo agli altriProva a pensare a un colloquio di lavoro.Il dress code ha il suo peso se vuoi far centro.

Il detto l’abito fa il monaco è sempre valido. Giacca e cravatta danno l’impressione di serietà e professsionalità

C’è chi rompe le regole



Mi chiedo spesso se Zuckerberg fosse un perfetto Signor Nessuno che vi passa davanti e lo vedeste così cosa pensereste che faccia?



CHI È RICCO  NON HA BISOGNO DI ARRICCHIRE L’APPARENZA

Io considero il mondo per quello che è: un palcoscenico dove ognuno deve recitare la sua parte.
Ognuno ha il suo costume o adotta una divisa,entra nella parte.Una persona con una divisa, con un camice bianco..diventa autorevole,acquisisce potere.Se poi è competene o no..beh questa è un’altra storia
Quando andavo alle elementari era obbligatoria la divisa : grembiule bianco e fiocco rosa non solo per cancellare le differenze sociali ma principalmente per ‘essere nella parte’.Appena mia madre mi infilava il grembiule e mi annodava il maxi fiocco rosa diventavo una scolara modello.







il rapporto look good /feel good
Nella nostra attuale società l’apparenza del look è diventata sempre più un fattore cruciale per comunicare chi siamo o ,a livello professionale, il proprio personal brand e il grado di competenza e affidabilità
I nostri vestiti sono dei potenti influencer che possono modificare il nostro modo di comportarci,di comunicare e di percepire noi stessi.

Se indossiamo un outfit confortevole ci sentiamo semplicemente a nostro agio ma se un elemento di questo outfit è uno status symbol ( per esempio un accessorio) ecco che la percezione cambia.

Effetto Veblen


I consumatori sono attratti da un prodotto che ha un prezzo elevato quindi di prestigio.

esempio. un orologio Rolex, il Suv, la Ferrari, la borsa Louis Vuitton….
prezzo alto = simbolo di più elevato status sociale

E’ vero che la qualità è superiore e quindi si paga ma la sola qualità non giustifica il prezzo.
Per questi beni (borse,scarpe griffate da mila euro,cellulari che costano una fortuna…) la domanda cresce al crescere del prezzo.
Per un grande numero di beni, gli acquisti vengono fatti non per necessità ma in funzione dell’utilità sociale.

Alcuni beni valgono solo in base al prestigio conferito a chi li usa e li mostra. Servono per aumentare il livello di stima e di reputazione presso gli altri al di là di quanto si guadagna e si può spendere.

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